Metà della terra di Edward Wilson

"È ora di allargare la discussione sul futuro umano e di collegarlo a tutte le altre forme di vita".
Negli ultimi giorni del 2021 è venuto a mancare il biologo Edward O. Wilson, uno dei più grandi di sempre, che fino alla fine ha portato avanti le sue lotte a favore della biodiversità (termine da lui creato) e del benessere del nostro pianeta. Qualche mese fa ho letto questo suo libro che penso possa essere davvero illuminante e possa mettere alla prova le proprie convinzioni di ordine etico e morale.
Una proposta dell’autore
La biosfera, cioè l’insieme delle zone le cui condizioni permettono la vita, è in pericolo e la proposta dello scrittore e biologo Edward O. Wilson è ambiziosa: affidare metà della terra alla natura per poter salvare la vita.
Leggendo questo libro mi sono accorta di quanto io sia poco capace di guardare al futuro ponendomi obiettivi grandiosi, mentre W. ne parla con certezza: in un futuro prossimo metà della terra sarà zona protetta e i parchi e le riserve diventeranno centri di ricerca e istruzione.
Questa è la sua proposta per salvare l’equilibrio che sostiene la presenza di tutte le specie viventi ed è l’unico risultato possibile a cui puntare se vogliamo preservare la vita e anche la nostra esistenza sul pianeta Terra.
L’importanza delle aree protette per la biodiversità
Fin dalle prime pagine ci si può sentire così piccoli nel comprendere quante forme di vita silenziosamente portano avanti la loro vita intorno a noi e quanto siano necessarie alla nostra stessa esistenza.
Wilson ci fa notare che attualmente abbiamo scoperto e documentato circa 2 milioni di organismi, ma è stata stimata l’esistenza di un totale di 8 milioni di creature. La cosa preoccupante è che non c’è modo di conoscere le conseguenze della scomparsa di una specie dall’ecosistema o dell’inserimento di una nuova nell’ambiente.
Per questo dobbiamo conoscere e catalogare il più possibile della vita che ci circonda, ma l’attuale ritmo di ricerca (circa 15.000 specie scoperte e descritte all’anno) è troppo basso per lo scopo prefissato e le aree protette aiuterebbero la causa.
Parchi nazionali e letteratura
Una cosa di cui non ero a conoscenza è che l’idea dei parchi nazionali è nata in America, influenzata dai libri di Thoreau, Emerson, Muir e di altri scrittori. A me ha sorpreso tantissimo che un giorno la salvezza della nostra specie o della vita sulla Terra potrebbe realizzarsi grazie all’ispirazione dalla letteratura.
Il progetto Half-Hearth per l’ambiente
Se ci si aspetta un programma puntuale su cosa fare per arrivare all’obiettivo si rimane però delusi. L’autore cerca di farci capire la gravità della situazione e come preservare metà della terra possa impattare positivamente. Per dei dati più puntuali vi lascio il link al sito di Edward O. Wilson e quello della fondazione Half-Hearth con il programma di azione e le iniziative della Fondazione. Grazie ai progressi della scienza e della tecnologia il progetto Half-Hearth sta mappando la distribuzione delle specie nel mondo per identificare le zone in cui proteggere il più alto numero di specie. Ho dato uno sguardo al sito e questa è la situazione attuale nel territorio italiano.

All’indirizzo Web si trova infatti una mappa dinamica e ad alta risoluzione grazie alla quale possiamo vedere la condizione attuale del mondo a livello di protezione del territorio e delle sue specie. Oltre a questa attività di monitoraggio la Fondazione guida i ricercatori per accelerare lo studio della biodiversità e la sua mappatura.
Conclusioni sul libro
Metà della terra è stato piacevole da leggere: la passione dell’autore per la materia traspare tutta, in ogni singola riga del testo. Osservare ciò che mi circonda attraverso gli occhi di questo biologo così appassionato ha portato “un calore e una ricchezza nuovi” nella mia visione delle cose.
Un po’ più difficile da digerire nel lungo termine: spinge inevitabilmente a rivedere la proprie idee su questioni di morale ed etica.
