Film parlato di Irène Némirovsky

Copertina libro Film Parlato
Vocio confuso e soffocato che monta e si avvicina rapido come un'onda sulla superficie del mare. 
Piove. I palazzi sono immersi nell'ombra e nella foschia; i potenti fari di un'automobile in corsa fendono la nebbia;
i marciapiedi e il tetto dell'Opéra, sferzati dal temporale, luccicano come specchi scuri. 
Parigi, fine marzo, crepuscolo”. 

Quando ho visto questa raccolta di racconti di Irène Némirovsky, influenzata forse dalle tante recensioni viste su internet, ho subito voluto acquistarla e leggerla per entrare per un po’ nel mondo di questa autrice, ma le mie impressioni non sono state, purtroppo, positive.

Ho apprezzato abbastanza il suo stile di scrittura davvero peculiare, che fa di alcuni racconti quasi delle sceneggiature.

Con le vicende dei suoi personaggi mi ha messo davanti agli occhi la vita nuda e cruda così com’è. Il destino dei personaggi non può essere cambiato agendo, anzi, negli scritti di Némirovsky il destino l’ho sentito quasi umiliare i loro sforzi e questa prospettiva penso non mi abbia permesso di apprezzare le storie.

Nonostante le tematiche affrontate nei racconti e lo stile che mi ha sopresa, il libro non mi ha lasciato molto.

Riproverò magari più in là, cimentandomi con il suo più celebre ‘Suite francese’.

Firma Chiara

Ti potrebbe interessare anche...